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Come ogni anno, l’arrivo dell’autunno segna anche l’inizio del nuovo anno accademico delle università italiane, con un conseguente boom delle richieste di registrazione del contratto di locazione. Molti studenti universitari, soprattutto degli atenei romani, arrivano infatti da fuori città e in questo periodo molti di loro si concentrano nel trovare la migliore stanza o appartamento in affitto. I proprietari degli immobili, d’altro canto, devono attrezzarsi per accoglierli al meglio, anche burocraticamente parlando.

Registrare un contratto di locazione è infatti obbligatorio per affittare, anche solo temporaneamente, il proprio immobile o parte di esso. E sebbene il fenomeno degli affitti in nero sia ancora alto, la registrazione del contratto di locazione si è fatta più semplice e anche questo processo sta aiutando non poco a combattere tale fenomeno.

Cosa dice l’Agenzia delle Entrate sui contratti di locazione?

In generale, «tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili (compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva) devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. L’unico caso in cui non c’è l’obbligo di registrazione è relativo ai contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno». Quindi, nel momento in cui i contratto di affitto dovesse durare, ipoteticamente, solo venti giorni, questo non ha bisogno di essere registrato.

«Per le locazioni fra privati – continua l’Agenzia delle Entrate – di immobili abitativi, locati a uso abitativo, c'è anche la possibilità di optare per un regime facoltativo: la cedolare secca, che prevede il versamento di un'imposta sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile), nonché delle imposte di registro e di bollo, ordinariamente dovute sul contratto di locazione».

I vantaggi della registrazione di un contratto di locazione con cedolare secca sono molti: dall’imposta che scende al 10% del canone annuo se questo è concordato come avviene nelle principali città italiane; al non dover versare le imposte di registro e bollo oltre che la non cumulabilità del canone di affitto sui redditi.

Come registrare un contratto di locazione

Oggi ci sono diversi modi per portare a termine la registrazione di un nuovo contratto di locazione. La registrazione può infatti essere fatta utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, richiedendo la registrazione in ufficio e quindi di persona, incaricando un intermediario abilitato come Prontobollo.

In quest’ultimo caso il locatore avrà a disposizione un intermediario affidabile in grado di non cadere nei tranelli burocratici dei moduli online. Il servizio comprende infatti, oltre che l’eventuale ritiro e consegna gratuita, anche

  • La compilazione dei moduli per l’invio del contratto di locazione;
  • Il versamento di eventuali pagamenti di imposta di registro e marche da bollo;
  • La notifica repentina, tramite email, con le ricevute di presentazione e pagamento con avvenuta registrazione del contratto di locazione;
  • La consulenza gratuita di Prontobollo per l’intera durata del contratto che a sua volta comprende anche il monitoraggio di eventuali scadenze di pagamento successive.

Scegliendo di registrare un contratto di locazione con Prontobollo, il locatore potrà anche usufruire di ulteriori servizi accessori come la redazione completa del contratto, la richiesta dell’attestato di prestazione energetica, oggi obbligatorio per legge.

Per ulteriori informazioni e consulenze sulla registrazione di un contratto di locazione siamo a disposizione telefonicamente attraverso il nostro call center (06 44 60 300); via email scrivendo all’indirizzo promoweb@prontobollo.it; oppure di persona presso la nostra sede di Roma.

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